I Criteri Ambientali Minimi (CAM) in edilizia sono requisiti ambientali obbligatori che regolano la progettazione, costruzione, manutenzione e gestione degli edifici pubblici, con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale e promuovere la sostenibilità. In data 3 dicembre 2025 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DM 24.11.2025 di adozione dei criteri ambientali minimi per l’affidamento di servizi di progettazione e affidamento di lavori per interventi edilizi. I nuovi CAM edilizia aggiornano e sostituiscono l’edizione precedente del 2022 ed entrano in vigore a due mesi dalla data di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale ossia dal 2 febbraio 2026.
Si tratta di una revisione che aggiorna e amplia i criteri ambientali obbligatori, per riflettere le nuove esigenze normative, tecnologiche e ambientali.
Tra le principali novità segnaliamo:
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Maggiore chiarezza nelle modalità di applicazione dei criteri, grazie a una struttura del documento più leggibile e a indicazioni operative più precise per progettisti, imprese e stazioni appaltanti.
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Ampliamento del campo di applicazione, con l’estensione dei criteri a un numero più ampio di interventi, materiali e processi edilizi.
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Nuovi vincoli normativi e maggiore obbligatorietà: le specifiche tecniche e le clausole contrattuali devono ora essere applicate all’intero importo della gara, e non più solo a una sua parte. Questo rafforza l’efficacia del CAM e ne assicura l’omogenea applicazione.
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Inserimento di nuove categorie di prodotti da costruzione, così da allineare il documento all’evoluzione tecnica del settore e alle esigenze di tracciabilità ambientale.
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Rafforzamento del principio di economia circolare, attraverso l’introduzione di concetti quali: smontabilità, manutenzione, riuso, demolizione selettiva a fine vita e riduzione degli imballaggi e dei materiali utilizzati.
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Aggiornamento delle soglie e dei requisiti relativi al contenuto di riciclato, con percentuali ricalibrate per migliorare l’impatto ambientale.
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Migliore integrazione con le normative europee e applicazione concreta del principio “Do No Significant Harm” (DNSH), che impone di progettare e realizzare interventi edilizi evitando di arrecare danni significativi all’ambiente lungo tutto il ciclo di vita dell’opera.
- Integrazione con protocolli di sostenibilità riconosciuti (es. certificazioni tipo LEED, BREEAM o equivalenti) come criteri premianti nelle gare pubbliche.
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Limiti di emissione dei prodotti da costruzione più stringenti e più dettagliati per categorie di prodotti, per garantire maggiore tutela della salute e della qualità dell’aria negli ambienti interni.


Per quanto riguarda il criterio “Emissioni negli ambienti interni (inquinamento indoor)” la conformità delle emissioni VOC può essere verificata attraverso gli schemi di certificazione COSMOB Qualitas Praemium Indoor Hi-Quality – Standard e Cosmob Qualitas Praemium Indoor Hi-Quality – Plus ufficialmente riconosciuti dal CAM Edilizia sin dall’edizione 2022.
La pubblicazione dei nuovi CAM Edilizia 2025 rappresenta un momento di svolta per l’edilizia italiana: una rottura con le pratiche convenzionali e un passo deciso verso la sostenibilità, la trasparenza e l’economia circolare. Per gli operatori del settore (professionisti, imprese, stazioni appaltanti) è quindi fondamentale aggiornarsi in tempo: conoscere i nuovi criteri, adeguare procedure, materiali e documentazione tecnica per essere pronti a rispettarli da subito, evitando rischi — e cogliendo le opportunità offerte.
Chi saprà interpretare questa fase come un’opportunità — investendo in materiali certificati, competenze, qualità progettuale — potrà guadagnare un vantaggio competitivo reale. Ma non sarà semplice: servono consapevolezza, adeguato know-how e una nuova sensibilità verso l’ambiente.








