COSMOB in Brasile: oltre 15 anni di progetti di innovazione e sviluppo

TG – Rai 3

Nel 2012, com’è nata la presenza di Cosmob in Brasile e qual era l’obiettivo principale del progetto?

L’esperienza del Cosmob in Brasile nasce nei primi anni 2000. Nel 2003 le prime missioni. In quegli anni, l’obiettivo strategico, per un Paese in forte crescita come il Brasile, era quello di individuare modelli di sviluppo a livello internazionale, in grado di rappresentare dei riferimenti culturali ed economici sui quali sviluppare nuove politiche industriali. L’indagine è stata ampia ed ha coinvolto i principali Paesi industrializzati del mondo, a partire da Stati Uniti e Germania. In questo contesto, l’Italia ha rappresentato un riferimento, grazie ai sui modelli di distretti industriali basati sulla larga predominanza di Piccole e Medie Imprese. Dai risultati di tale lavoro, che ha visto un forte scambio di relazioni istituzionali, verso la metà degli anni 2000, è stata definita una vera e propria misura economica per lo sviluppo delle piccole e medie imprese brasiliane, attraverso la legge per la costituzione degli APL (Arranjo Produtivo Local), traduzione dei nostri Distretti industriali.

Dentro questo contesto di carattere principalmente istituzionale, ma importante per conoscere le dinamiche di sviluppo e di crescita di un Paese, nasce l’esperienza del Cosmob in Brasile. L’attività inizia con un progetto fortemente innovativo, finalizzato alla costituzione di una rete di servivi tecnologici avanzati, in grado di supportare lo sviluppo di piccole e medie imprese dell’area Amazzonica, attraverso l’uso sostenibile e la valorizzazione delle lavorazioni locali legate al settore del legno-arredo. Un progetto di oltre 5 milioni di dollari, finanziato dalla Banca Interamericana di Sviluppo, dal SEBRAE (l’Organismo brasiliano di Servizio per le piccole e medie imprese) e dalla Regione Marche per la parte internazionale.

Grazie a questo progetto sono state messe le basi, nei due Stati amazzonici brasiliani: Amazonas e Parà, per la realizzazione di laboratori per il controllo qualità dei prodotti; sono state inoltre coinvolte oltre 500 imprese del settore legno-arredo brasiliane con interventi di assistenza tecnica, e realizzate oltre 10 missioni tecniche di imprenditori brasiliani in Italia per conoscere ed aprire collaborazioni con le imprese italiane.

Amazzonia

Come si è evoluto il progetto in Brasile, soprattutto sul fronte della salvaguardia della foresta amazzonica? Hai qualche numero su aziende/persone/progetti che in questi anni hanno coinvolto solo il Brasile?

La forte e positiva esperienza maturata con questo progetto, ha consentito al Cosmob di rafforzare l’esperienza con il Sebrae e poi di avviare e consolidare una solida partnership con la CNI (Confederazione Nazionale dell’Industria), arrivando negli anni successivi ad ampliare la propria attività tecnica in quasi tutti gli Stati brasiliani, 23 su 27 complessivi. Oggi il Cosmob è impegnato in Brasile anche con l’UNIDO, per la realizzazione di studi di foresight, legati alla definizione di scenari futuri relativi alla produzione ed all’impiego di energie rinnovabili nei contesti produttivi.

Ciò ci ha consentito di lavorare con diverse centinaia di imprese brasiliane del settore legno-arredo, favorendo numerose opportunità di scambi commerciali e partnership con imprese italiane.

Oltre le decine di missioni tecniche e le centinaia di incontri tra operatori del settore, realizzati in Italia ed in Brasile, rimane di fondamentale importanza anche il legame consolidato con gli organismi di normazione tecnica e le strutture di controllo dei prodotti, che oggi rappresentano sempre più un elemento fondamentale per favorire la circolazione dei prodotti a livello internazionale.

Sul fronte della salvaguardia della foresta amazzonica?

Cosmob, grazie ai propri tecnici, ha lavorato in tutti gli Stati brasiliani della foresta amazzonica: Acre, Amazonas, Amapà, Parà, Mato Grosso, Rondonia, ecc. Certamente va affermato in primo luogo un concetto importante: la foresta non si distrugge per fare i mobili! Il legame del settore dell’arredo con il mondo forestale è molto forte per tradizioni, cultura, valori, ma molto meno rispetto altri settori economici per l’impatto nell’utilizzo della materia prima.

Le ragioni delle deforestazioni sono legate ad interessi economici, prevalentemente riconducibili all’utilizzo del terreno (agricoltura, costruzioni, ecc.) e delle risorse sottostanti (petrolio, gas, minerali, ecc.). In tutto ciò gli attori economici del sistema arredo sono principalmente spettatori, che vedono la perdita di un enorme patrimonio naturale di biodiversità, che altresì saprebbero utilizzare e gestire in modo intelligente e sostenibile.  

E le aziende italiane dell’arredamento che ci hanno guadagnato?

Il mercato brasiliano è un mercato complesso, sia per il forte carattere protezionistico che lo caratterizza, sia anche per la forte indole patriottica del proprio popolo. E’ altresì un mercato che fa parte dei più grandi Paesi emergenti, anche se negli ultimi anni ha registrato un significativo rallentamento. Oltre ai grandi eventi sportivi mondiali realizzati di recente, ha registrato una crescita costante per circa 15 anni. Questa crescita è stata possibile anche grazie alla forte acquisizione di know-how internazionale in tutti i settori economici. Molto rilevante è stata l’acquisizione di tecnologie per la lavorazione del legno; per le aziende delle macchine utensili, il Brasile ha rappresentato un mercato molto rilevante.

Più complessa è stata la penetrazione commerciale diretta per le aziende del settore arredamento. Si sono registrati infatti molte più collaborazioni commerciali e produttive tra le aziende dei due Paesi, anche se significative azioni commerciali delle imprese italiane più strutturate hanno registrato buoni risultati.

In questo senso va evidenziata la forte novità che caratterizzerà positivamente le future prospettive di crescita degli scambi commerciali tra Italia e Brasile; grazie infatti, al lavoro strategico svolto dalla FederlegnoArredo, con i recenti accordi di libero scambio tra Commissione Europea e Mercosur, sono stati sensibilmente ridotti gli altissimi dazi doganali brasiliani per l’importazione dei prodotti del sistema arredo.

Il futuro quale sarà, anche alla luce di questo disastro?

La difesa di un patrimonio naturale come la foresta amazzonica credo sia un dovere di tutti, ed è molto positiva l’attenzione rivolta al fenomeno degli incendi da tutti i media mondiali. Al di là degli specifici interessi, anche di qualche opportunità politica, credo che la difesa della gestione sostenibile delle risorse naturali: foreste, acque, riserve del sottosuolo, dovrebbero avere un governo sovrannazionale per la tutela dell’umanità.

In merito alle prospettive economiche nella relazione tra Brasile e Italia, penso che ci siano le condizioni per una forte rivitalizzazione delle relazioni industriali anche per i settori manifatturieri del Made in Italy come quelli del sistema arredo.

L’esperienza ci ha insegnato di non seguire l’improvvisazione ma di basare le proprie azioni su progetti e programmi strategici.

In questo senso abbiamo voluto raccogliere le principali esperienze COSMOB nel documento dedicato agli “Oltre 15 anni di progetti innovativi in Brasile“.

Intervista pubblicata sul sito AGI (Agenzia Giornalistica Italia): www.agi.it/

Per maggiori informazioni:

  Alessio Gnaccarini / Direttore Generale
a.gnaccarini@cosmob.it
Office: (+39) 0721 481269